Enjoy the goodbye è un progetto molto intelligente e che verte sull’amore per il territorio marchigano, da qui a collaborare è stato un passo! In pratica, tutto verte da una Local Food Bag delle Marche, ma non si tratta di una bag qualsiasi. Infatti al suo interno si trova una selezione di prodotti agroalimentari di qualità delle Marche, abbinati secondo la tradizione locale per gustare un aperitivo, un primo piatto ed un dolce, inoltre se si vuole è possibile anche abbinare i prodotti della bag con dei libri che vertono sulle Marche… come il Tripponario!

L’obiettivo è quello di rendere piacevole e fornire un gustoso souvenir ai vacanzieri che lasciano il territorio, dandogli la possibilità di portarsi via un pezzo della nostra regione… uno dei pezzi forti direi!

Per saperne di più

Voglio iniziare il percorso destinato ai partner consigliati dalla Trippa dalle persone. Dal loro sguardo. Prendi la luce che porta negli occhi il giovanissimo Yuri Maggi dell’Azienda Agricola Maggi e Vecchioni Biologica (Serrapetrona) quando parla della sua terra, della sua uva, delle sue mucche e di quando per osservarle a distanza ha deciso di metterci delle webcam e spiarle dal telefono. A sentirlo parlare non diresti mai abbia solo 24 anni tanta è la sua passione e la sua competenza. Gran bella famiglia la sua, a lavorare tutti insieme col sorriso sulle labbra e all’occorenza ad esibirsi in una polenta sulla tavola mica da ridere. Vogliamo parlare poi dei suoi salumi? No. Quelli bisogna assaggiarli.
Sappiate solo che questi pazzi producono questi meravigliosi salumi con i loro maiali che nascono e crescono in loco, le marmellate, la giardiniera, le melanzane e zucchine in barattolo… E molto altro!
La produzione di ciauscoli e lonze è davvero speciale e la sua grande passione diventa tangibile anzi… gustabile ad ogni fetta!

Tripponario il libro!

USI E COSTUMI SCOSTUMATI DELLA VERGARA

Che dire, vedere stampato e poter toccare con mano un qualcosa a cui si è lavorato per oltre due anni, è un ulteriore tassello che si aggiunge a questa meravigliosa avventura che è proprio la pagina di Trippa. Volevo che il Tripponario, che fino a poco fa era fruibile e consultabile solo dalla pagina, diventasse tangibile, e che fosse prestabile, leggibile e regalabile a chiunque, anche a chi facebook non lo vuole proprio.

E per descriverlo al meglio userò due frasi che ho inserito fra le cinque prefazioni, tutte scritte dai miei Tripponi:
L’essenza delle origini, del cibo e della cultura marchigiana raccontante in modo verace e leggero. Aneddoti, dialetti e prodotti tipici che hanno dato vita ai nostri usi e costumi. Trippadvisor è una pagina che guarda al futuro raccontan- do il presente e il passato della nostra terra. Michela Mandolesi

Le avventure di una Vergara marchigiana dei giorni nostri: storie culinarie e mangerecce per ispirare nuove gene- razioni di genuine Vergare marchigiane alla ricerca delle proprie origini in cucina e non. Patrizia Papa

Il Tripponario – Usi e Costumi Scostumati della Vergara (Edito da Giaconi Editore) è basato sulle più belle definizioni dialettali delle vergare. Un vero e proprio dizionario della trippa nel quale sono raccolte tutte le parole e i modi di dire dialettali comuni nella zona a cavallo fra fermano e maceratese.

Oltre agli strumenti simbolo della vergara, come lo “zinale” e la “cazzarola”, nel testo si trovano gesti tipici come “stongare lo pà” nella padella piena di sugo, personaggi mitici come la “socera“, riti magici come “scansa l’ammija“, e così via, in un calderone di credenze e modi di fare ai quali tutti gli italiani si possono rapportare. Ogni sezione è intervallata da un’intervista ad una vergara DOC, in cui questa racconta aneddoti divertenti e fornisce la sua ricetta di un piatto tradizionale.

acquistalo ora!

 

Ciammella strozzosa, era ora!

Le ricette più attese della Pasqua del Trippone

La parte più bella della Pasqua è quando ci si ritrova per mangiare, e cioè sempre! Infatti è bene sapere, per chi non conosce le tradizioni marchigiane, che si inizia già dalla mattina con la classica colazione Pasquale che prevede pizza di formaggio, affettati vari, vino rosso e ciammella strozzosa, ed è proprio di questa che voglio parlarvi. Si tratta ufficialmente di un dolce che è sormontato da una colata di glassa zuccherosa e colorati confettini, ma che viene anche mangiata in accompagnamento con qualche fetta di ciauscolo. Sembra strano ad immaginarlo ma provare per credere!

Quella che vedete in foto è la Ciammella Strozzosa realizzata dalla Vergara 2.0 (anche lei presente nel libro) di Le Padelle fan Fracasso.

http://www.lepadellefanfracasso.it/

Ci vuole un po’ di pratica per riuscire a realizzare delle ciammelle strozzose come si deve, ma seguendo passo passo la ricetta della nostra Fracassona è possibile!
A questo link trovate tutta la ricetta completa di ogni singolo passaggio, armatevi di tempo e buona volontà e vedrete che i vostri sforzi saranno ripagati! http://www.lepadellefanfracasso.it/2012/04/ciambelle-strozzose-di-pasqua.html

Ciauscolo i love you

L’inimitabile salume marchigiano che non ti stanchi mai di mangiare

Secondo Wikipedia il Ciauscolo è: Il ciaùscolo (o ciavuscolo o ciabuscolo, filologicamente più corretto, o anche ciaiuscolo) è un insaccato tipico della regione Marche.

Mentre per noi marchigiani è uno stile di vita!
Il Ciauscolo è l’insaccato simbolo delle Marche, spalmabile, profumato, ne basta una fetta per innamorarsene e come ogni ricetta che si rispetti ogni zona della regione lo prepara in maniera differente. Nella zona del maceratese e soprattutto nell’entroterra il Ciauscolo è di un colore chiaro, dato dalla grande presenza di parti di grasso, mentre per il resto della regione rimane più sul rosato.
Ma il colore non ha importanza, l’importante è il gusto e quindi è bene assaggiarli entrambi per scegliere il proprio preferito!
Mentre sulle proporzioni si può transigere, sugli ingredienti no, a parte qualche piccola eccezione.

IL Ciauscolo è costituito da polpa di spalla, rifilatura di prosciutto, lonza, pancetta e viene tritato per tre volte sempre più finemente fino ad ottenere un impasto quasi cremoso (che sarà tanto più morbido quanto più grasso è stato aggiunto). A questo punto si aggiungono sale, pepe nero, vino e aglio pestato e si insacca nel budello naturale e inizia la fase di sfumatura: si tratta di una stagionatura di circa 3 settimane accanto ad un fuoco non troppo alto (come i camini di una volta, in cui la brace veniva fatta ardere sotto la cenere mentre i contadini erano al lavoro nei campi).

Si ma ora basta parlarne… mangiamolo!
Dove trovare un ottimo ciauscolo? Vai alla sezione partner per scoprirlo!

Li cucciulitti, o lumachine di mare, è uno dei piatti più tipici della cucina marchigiana di mare. Quando si parla di cucina delle Marche, di solito pensa ai piatti più conosciuti che sono principalmente di terra e vedono selvaggina, paste all’uovo ed erbe spontanee. E proprio per questo ho deciso di aprire questa sezione parlando di questo piatto insolito e saporitissimo.

Quelli che vedete in foto sono cucciulitti cucinati dalle sapienti mani di una Vergara di mare che se ne occupa da decenni e decenni e non lo fa solo per sé e la sua famiglia, ma per le centinaia di persone che popolano ogni giorno il suo ristorante: Peppa de le fettere del Ristorante Moby Dick (Porto Sant’Elpidio).

Gli ingredienti sono semplici da trattare, li usiamo per tantissime ricette della tradizione, a farla da padrone, oltre ai protagonisti cucciulitti, sono le erbe aromatiche come il finocchietto selvatico che conferiscono profumo e sapore al pomodoro che abbraccia ogni cosa.

Vi è venuta fame eh?